
Le Allergie: cosa sono e come individuarle
Tipologie, diagnosi e trattamento
Le allergie sono disturbi che minano il benessere e la salute della persona, causano fastidi passeggeri o, nei casi più gravi, possono portare a shock anafilattico con conseguenze irreversibili. Oggi soffre di allergie 1 italiano su 4, un malessere che ha un impatto importante sulla vita quotidiana dei soggetti allergici ma con cui, grazie a una giusta diagnosi e una corretta terapia, si può imparare a convivere. Vediamo assieme quali sono i diversi tipi di allergie, i metodi diagnostici e le cure.
Cosa s’intente per allergia?
L’allergia è una reazione eccessiva che il nostro sistema immunitario manifesta quando entra in contatto con sostanze (chiamate allergeni, come pollini, componenti di farmaci, alimenti) innocue per alcuni e pericolose per i soggetti allergici.
Si può essere allergici a particolari sostanze per predisposizione familiare, oppure si può diventare allergici a causa dell’esposizione prolungata e continua a un determinato allergene o a sostanze irritanti, come le sostanze inquinanti.
Cos’avviene nel momento in cui si scatena la reazione allergica? I soggetti allergici producono le immunoglobuline E (IgE) ovvero degli anticorpi che interagendo con l’allergene liberano l’istamina che causa i sintomi della reazione allergica.
Il soggetto allergico può entrare in contatto con l’allergene attraverso quattro vie:
– per ingestione
– per via inalatoria
– per contatto
– per via iniettiva
Anche in base alla modalità in cui l’organismo ha modo di interagire con l’allergene possiamo individuare diverse categorie di allergie.
La classificazione delle allergie
Allergie alimentari
Si manifestano quando gli allergeni sono determinati cibi che vengono ingeriti. Nella stragrande maggioranza dei casi le reazioni allergiche di questo tipo sono causate da uova, cereali, arachidi e altra frutta secca, soia, latte vaccino, crostacei e pesce. I sintomi di queste allergie sono inizialmente prurito nel cavo orale, seguito da gonfiore della lingua, nausea, diarrea e vomito. Le allergie alimentari si diagnosticano in genere nei primi dieci anni di vita.
Allergie da farmaci
Tra tutti i farmaci che possono scatenare reazioni allergiche, gli antibiotici e gli antinfiammatori sono i responsabili della maggior parte delle allergie di questo tipo. Le allergie ai farmaci sono tra le più pericolose perché più difficili da diagnosticare, per cui bisogna prestare particolare attenzione nella fase di anamnesi per stabilire quale farmaco e componente abbia causato la prima reazione allergica. In genere i sintomi sono orticaria ed eruzioni cutanee, ma possono manifestarsi sintomi più seri anche a carico di altri organi.
Allergie respiratorie
Sono scatenate da allergeni come polline, peli di animali, miceti e acari, con cui l’organismo entra in contatto per via inalatoria. I principali sintomi delle allergie respiratorie sono rinite allergica e asma bronchiale.
Allergie ai veleni di imenotteri
Si tratta dell’allergia alle punture di vespe, api e calabroni che danno sintomi localizzati nella zona della puntura e può causare anche manifestazioni serie a carico dell’apparato cardiocircolatorio, compreso lo shock anafilattico.
Allergie dermatologiche da contatto
Si manifesta in seguito al contatto con sostanze chimiche tra cui il nichel. Il sintomo principale è la dermatite eczematosa.
Che differenza c’è tra le allergie e le intolleranze?
Mentre nel caso delle allergie si ha una reazione immunologica a un determinato allergene, le intolleranze sono dovute alla carenza di enzimi che dovrebbero assimilare determinati alimenti. La più comune è l’intolleranza al lattosio, che provoca gonfiori, dolori addominali, meteorismo ogni volta che il soggetto intollerante ingerisce latte e latticini.
Le allergie di stagione
Sono allergie di tipo respiratorio che meritano un capitolo a parte perché interessano quattro italiani su dieci, una grossa fetta della popolazione che in primavera, precisamente dal mese di febbraio a giugno, vive una situazione di malessere a causa dell’alta concentrazione di pollini nell’aria.
I sintomi più comuni delle allergie primaverili sono rinorrea acquosa, starnuti, congestione nasale, lacrimazione, prurito e tracheite con tosse stizzosa. Spesso le persone allergiche ai pollini soffrono anche di insonnia, stanchezza e riduzione del gusto e dell’olfatto.
Conoscere il calendario delle fioriture delle principali piante che scatenano la risposta del sistema immunitario può essere d’aiuto per convivere con l’allergia. Le allergie di stagione più diffuse sono causate dai pollini di Graminacee (da aprile a giugno), Parietaria (da marzo a ottobre), Composite (ad esempio l’Ambrosia, da luglio a settembre), Betullacee (da gennaio a maggio), Oleacee (da maggio a giugno) e Cupressacee (da gennaio a fine marzo).
Oltre ad assumere i farmaci antiallergici specifici, alle persone allergiche ai pollini si consiglia di seguire alcune abitudini, come ad esempio evitare di uscire di casa nelle giornate più secche e ventose; fare viaggi in macchina o in treno con i finestrini abbassati; far arieggiare casa nelle ore in cui la concentrazione di pollini è più alta, ovvero nelle ore più calde e la sera; togliere le scarpe prima di entrare a casa in modo da non portare all’interno; evitare di arredare la propria casa con moquette e tappeti perché accumulano polvere e pollini.
La diagnosi delle allergie
Nel nostro centro medico di Terralba si eseguono i test per la diagnosi delle allergie. Le tipologie di test sono principalmente tre:
– Prick test: serve per individuare la causa di un allergia respiratoria o alimentare. È un test indolore che possono fare anche i bambini. Consiste nel pungere la cute dell’avambraccio con una lancetta che contiene una goccia di allergene. In caso di esito positivo, la pelle reagirà con un rigonfiamento simile a una puntura di zanzara.
– Patch test: è utile per individuare la causa di allergia da contatto. Consiste nell’applicazione di speciali cerotti sul dorso del paziente. Ogni cerotto è suddiviso in diverse piccole sezioni ciascuna dedicata a un aptene (così come si definisce l’allergene nel caso di allergie da contatto). Il cerotto viene rimosso 48-72 ore dall’applicazione e in caso di esito positivo si manifesteranno rigonfiamenti in corrispondenza delle sezioni degli apteni scatenanti la reazione, che possono essere metalli (ad esempio il nichel), profumi, conservanti e coloranti.
– Test genetico lattosio e glucosio: è indicato per valutare la predisposizione genetica all’intolleranza al lattosio e glucosio. Si esegue attraverso un prelievo di sangue o un tampone buccale. È un test non invasivo, indicato anche per i bambini. L’intolleranza al lattosio è genetica ed è ereditaria. L’intolleranza allo zucchero del latte (lattosio) è dovuta alla carenza della lattasi, l’enzima che ha il compito di scinderlo in galattosio e glucosio per renderlo facilmente assimilabile dall’intestino.
Trattamento delle allergie
Per limitare al minimo le conseguenze di un’allergia e convivere con essa, il consulto con un allergologo è fondamentale. L’allergologo prescrive le terapie più indicate che possono essere antistaminici o farmaci cortisonici a seconda del caso, dopo aver stabilito quali sono gli allergeni che scatenano le reazioni allergiche.
Contro le allergie esiste anche una forma di prevenzione: la migliore è, ovviamente, evitare il contatto con l’allergene, ma qualora fosse impossibile o non prevedibile, come nei casi di allergie inalanti e di allergie alle punture di imenotteri, si può agire d’anticipo con un vaccino che riduce la reattività dell’organismo allergico.
Nel Centro Medico San Giacomo di Terralba il dottor Sergio Cabras, Specialista in Allergologia e Immunologia Clinica, riceve su appuntamento per visite allergologiche, patch test, prick test, test genetico per l’intolleranza al glutine o lattosio, vaccinazioni per allergie respiratorie e per le allergie al nichel.
Se desideri prenotare un appuntamento con l’allergologo a Terralba puoi compilare l’apposito form o contattarci telefonicamente ai numeri 0783 850601 o 334 106 4836.
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